domenica 8 febbraio 2015

La propaganda fascista



Il fascismo fu un regime che non si limitò a goverare gli italiani, ma ambì a trasformarli, plagiandone le menti mediante un indottrinamento ideologico: questa operazione è propria della propaganda.

La propaganda agì con molti strumenti: la censura, il controllo esercitato sui mezzi di comunicazione di massa (radio, cinema, giornali), le grandi manifestazioni di potenza del regime, ecc. Ma l'aspetto più tipico della propaganda fascista fu il tentativo di condizionare ideologicamente i giovani trasformandoli in perfetti fascisti, pronti ad eseguire le direttive del regime.

La scuola fu controllata ideologicamente: non era possibile insegnare qualcosa che fosse contrario all'ideologia dominante; per le elementari fu introdotto un testo unico; l'insegnamento della religione fu reso obbligatorio.

Un'aula scolastica negli anni Trenta.


Il regime non si limitò a controllare l'insegnamento, volle condizionare la vita dei giovani anche fuori dalle aule, mediante organizzazioni (quali l'Opera Nazionale Balilla) che dovevano organizzare il tempo libero dei giovani, fornire loro un primo addestramento militare, inquadrarli ideologicamente.


I giovani dovevano diventare non solo bravi studenti, ma soldati pronti a combattere per l'Italia fascista. Lo slogan per loro fu: "Libro e moschetto, fascista perfetto".

I



Immagini di parate militari in cui venivano coinvolti i giovani Balilla:







Il regime curava molto la preparazione fisica dei giovani, attraverso esercitazioni e manifestazioni che ne esaltassero non solo la forza, ma anche l'ordine e la disciplina:








Anche le ragazze venivano coinvolte, sebbene il loro ruolo secondo il regime fosse relegato all'ambito familiare:



A questo link puoi trovare uno speciale della Rai sul tema della propaganda fascista:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-b72a4511-cf03-456b-9b5d-276a5b5f6b64.html

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