martedì 17 febbraio 2015

L'ideologia razzista del nazismo


Il nazismo è un movimento politico che ebbe come sua idea centrale il razzismo.

Per razzismo s'intende un'ideologia che classifica gli uomini in razze, e che stabilisce una gerarchia all'interno di queste razze tra razze inferiori e razze superiori.


Un'illustrazione delle "razze umane" che pone al centro, in quanto "superiore", la "razza bianca".


Oggi sappiamo che le razze umane non esistono, che tutti gli uomini appartengono all'unica specie di homo sapiens e che le differenze tra popolazioni relative al colore della pelle, forma degli occhi, ecc. non sono tali da differenziare le popolazioni sul piano biologico: il DNA umano è comune a tutte le popolazioni.

Una rappresentazione della doppia elica del DNA.


In passato invece era comune la convinzione che esistessero le razze umane. Questa convinzione si affermò nel corso dell'Ottocento e raggiunse il suo apice nella prima metà del Novecento, dando vita a fenomeni politici estremi come il Nazismo.

Questa convinzione, per esempio, era presente nelle opere di due scrittori molto popolari al loro tempo: il francese Joseph Arthur de Gobineau e l'inglese Houston Stewart Chamberlain. Entrambi sostennero che tra le cosiddette razze umane esiste una razza superiore alle altre: la razza ariana.

La parola "ariano" nasce in linguistica, cioè nello studio delle lingue, dove veniva utilizzata per indicare quella famiglia di lingue che oggi prendono il nome di "indoeuropee". 

Area di diffusione delle lingue indoeuropee oggi.


Lingue molto lontane tra loro, come quelle parlate nella vasta area che va dall'India all'Europa, hanno elementi comuni, che dimostrano secondo i linguisti che derivano tutte da una radice comune, l'indoeuropeo. Per indicare tale radice un tempo si usava la parola "ariano", parola presente in un'antica lingua indiana, il sanscrito, con il significato di "nobile, onorevole, rispettabile".

Schema della diffusione delle lingue indoeuropee dalla loro patria di origine nel Caucaso.

Localizzazione dell'Indoeuropeo nel 3500 a.C.



Lingue di origine indoeuropea parlate in Europa e Asia nel 500.


I teorici razzisti dunque hanno trasferito un concetto nato in ambito linguistico in un ambito bilogico, trasformando una famiglia linguistica in una razza.


Hitler, il fondatore del Nazismo, espresse le sue idee naziste nel suo libro: Mein Kampf.

La copertina di una delle prime edizione del libro di Hitler.

Secondo Hitler i tedeschi appartengono al gruppo più nobile della razza ariana, il gruppo nordico, destinato per natura a dominare il mondo.


Un'immagine di un soldato tedesco usata dalla propaganda nazista per indicare il modello perfetto di razza ariana nordica.


Secondo l'ideologia nazista alla razza ariana appartengono in genere i popoli di pelle bianca, ma con l'eccezione importante degli Ebrei e degli Slavi. 
Questi popoli, erroneamente classificati come razze, non sarebbero pienamente umani, ma sub-umani, quindi non avrebbero gli stessi diritti degli altri esseri umani.

Gli Slavi, secondo Hitler, erano destinati ad essere sottomessi dai Tedeschi e trasformati in schiavi.

Paesi di lingua slava.


Gli Ebrei, popolo originario della Palestina e presente in Europa da secoli,

Una rappresentazione della diaspora ebraica durante l'Impero romano.

andavano allontanati dalla Germania perché non contaminassero il popolo tedesco; in seguito Hitler concepì il progetto della Soluzione finale.

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